I fidanzati si tengono per mano


I fidanzati si tengono per mano.

Non si prendono sottobraccio, non si accompagnano in altro modo se non mano nella mano.
E li vedi camminare l'uno accanto all'altra, li vedi seduti a cena ad una distanza che già chiamarla così è troppo.
Eppure si tengono, come se stesse per arrivare qualcosa che puf! in un colpo li porta via.
Si tengono stretti per mano, mano nella mano, l'uno dentro l'altro.
Perché la mano, cosa ha di più o di diverso dal resto? e ancora perché tenersi?sorreggersi?

Tenere la mano significa avere la necessità di sentirsi, di percepire l'latro lato di un orologio da taschino che ha la forma perfettamente uguale e opposta all'altra, come i bordi di un'ostrica, o la forma della bocca di una donna.

La mano cerca la propria forma, ma non finisce qui.

Appena la trova accade che le dita si stringono attorno all'altra, accade che quel calore passa da un corpo all'altro, è la maschera di ferro che si impossessa del re.
Tac.
Un rumore sordo e caldo. Accogliente, grande e che ingenera paura.

E ora?
Magritte, Les amants
Eppure quanto si sta bene dentro quella casa, si sta al sicuro, allegri.

Il passo successivo avviene quando le dita silenziosamente scivolano sulla mano dell'altro e si inseriscono tra gli spazi possibili. Piano piano si posizionano come un esercito all'attacco.

E' il gioco della dama e sta per arrivare il colpo secco.

Ebbene quando tutti sono al proprio posto, accade.

Ti prende quella consapevolezza impaurita del dopo e felice e imbarazzata dell'oggi.
Stringe la mano accogliente la sua compagna.
Si prendono e si proteggono vicendevolmente.
L'esercito fa la guardia al cuore.
E' proprio la fede d'altronde che si ripone sul dito mentre si frappone all'altro ugualmente vestito.
E' un gesto che chiude un mondo aperto.
E' casa.
E i fidanzati è lì che si tengono per mano.





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