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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Chi spinge l'altalena?

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Perché ci muoviamo? Qual è la cosa che ci fa vibrare, alzare dalla sedia e andare? Qual è la ricetta internazionale e più segreta della coca-cola,  così forte e potente e luminosa da attrarci come solo una sostanza stupefacente sa fare e tale da spingerci a prendere decisioni, a compiere azioni, a svelare pensieri, a scegliere per la vita? Mi chiedo fino in fondo cosa sia quella cosa tanto incredibile da accendere l'umano e da muoverlo, chi sia colui che tiene le fila della vita e i fili del burattino.  Mi domando cosa sia quella cosa che invoglia, muove, srotola la vita, chi spinge l'altalena, chi suggerisce, influenza. Mi interrogo su cosa sia che ridesti lo sguardo, lo stupisca, lo ampli; cosa sia quella cosa incredibile e indicibile e inarrivabile che riempie gli occhi di noi povere gazze ladre. Fragonard,  L'altalena. La gente ruba, uccide, prende la donna d'altri.  Le persone regalano, proteggono, donano. Perché la calamita va da quel lato

E andiamo.

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Che poi uno scappa, va via a gambe levate.  Va al nord, va all'estero, va sui monti con Annette. Va. Perché ogni cosa ha un ruolo, ogni ruolo una funzione, ogni funzione un motivo. Eppure si va.  La vita è un continuo andare. Chi va a lavoro e vorrebbe essere a casa, chi a casa e vorrebbe essere in barca, chi in barca e vorrebbe essere in montagna. Siamo il popolo che va. Non si sa dove, ma va. Siamo super connessi con tutto e tutti e ne siamo orgogliosi perché così possiamo decidere quando smettere e tornare ad andare. On - off.  Quando vuoi, quanto vuoi. Van Gogh, Le scarpe. E ci proviamo a confondere i piani, mettiamo la sauna in casa, compriamo la cyclette per fare esercizio fisico e poi passiamo il tempo a notare quanta polvere si accumula su questi oggetti. Perché esistono i ruoli, esistono le funzioni, esistono i motivi. D'altronde gli angoli di paradiso si chiamano così perché sono l'incontro di rette che vengono da direzioni diverse

Uguali. Maledettamente uguali.

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Ho sempre pensato al concetto dell'incastro come qualcosa che funzionasse solo tra amanti, quando ancora si vede il bocciolo in crescita, o lo si immagina tale. E invece proprio qualche giorno fa mi sono fermata ad osservare un gruppo di persone che lavoravano insieme all'interno di un unico spazio.  I volti, gli sguardi, i profumi. Tante persone, una stanza. E ho visto anche lì, l'incastro. Chiaro.  Come una mamma leonessa che accarezza la propria cucciola allo stesso modo le donne e gli uomini sembrano incastrarsi anche oltre al rapporto di coppia, quasi come un pezzetto di un puzzle che ha la forma determinata e scandita nel tempo e può avere accanto solo ed esclusivamente quel pezzo. Solo quello. Io ero lì ferma ad osservare e vedevo sullo schermo di questa vita due donne che senza parlare si erano già capite e mi sono chiesta cosa ci fosse dentro quell'incastro e se esistesse realmente. Ho sgranato gli occhi e ho visto che accadeva e accade

Amore è amando

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Prendevamo un aperitivo, un pò per salutarci, per raccontarci, per ascoltarci. Parlavamo del mondo, come sempre, almeno una volta al giorno. E di colpo arrivano loro, si guardano, si epitetano in modo strano, scherzoso e pungente. Lei arriva, lui la guarda, aspetta che lei completi il breve e lungo percorso che li avvicinerà. Lui sistema il ciuffo e tira su i pantaloni. Si sente perfetto per accoglierla. Lei arriva e quasi come quando apri la porta di casa e lanci la borsa per terra, si abbandona su di lui. Lui le prende il viso tra le mani, lo stringe mentre la guarda dritta negli occhi dolci e decisi e le da un bacio, poi le guarda le labbra e le concede un secondo bacio. Io ero lì, ero con il mio amico ed entrambi abbiamo sentito quel rumore che ti porta a girarti e a chiederti “è successo veramente?!” È un clic. È il rumore di un mattoncino lego sull’altro, è lo scatto del pezzetto di puzzle che corrisponde al vuoto che è lei. “Secondo te cosa è l’amor

Appagamento. Ad pacare. Pax.

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Appagamento : der. appagare. [appaghe, II singol. pres. indic.]. - " Dare appagamento ", " soddisfare pienamente " ( dal latino pacare, a sua volta denominale di pax ). Con tale valore il verbo è usato o per esprimere l'acquietarsi dell'animo prima turbato da un dubbio" Oggi mi tornava in mente questa parola mentre parlavo con un' amica. Il discorso era uno di quelli classici, un pò polemici, un pò superficiali sulla vita, sul lavoro, su quello che manca. La guardavo nella sua totalità mentre mi parlava del mutuo da pagare, dei figli da accompagnare a scuola, della macchina da acquistare. Intanto lei parlava di sé e della sua vita, del fatto che fosse stanca ma felice, del fatto che, pur non sapendo bene come, desiderasse una educazione nuova per i figli, qualcosa che li aiutasse a capire che devono scoprirsi e crescere. Mentre lei parlava di tutto ciò, io ferma sul cucuzzolo di un mappamondo in movimento mi sono fermata un attimo e mi so

...Tic tac!

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Come cambiano velocemente le cose. Cambia il meteo, cambia il fuso orario, cambia che un cinese in questo momento sta facendo qualcosa che probabilmente un italiano ancora dovrà fare. Cambia che siamo su un pianeta che vivendo fa storia, in alcune parti si fa l'oggi, in altre si scrive il domani e c'è sempre il copione di turno che sbircia nella nazione accanto per vedere cosa scrivere, dato che lei lo ha già fatto. A Londra si corre, a Milano si va a passo spedito, a Roma a piccoli passi, in Puglia si passeggia, in Sicilia si sta mettendo il primo piede avanti. Eppure le 24 ore di Bill Gates sono le stesse del Premier uzbeko Shavkat Mirziyoyev come sono le stesse di Nonna Rosa che in Calabria cucina per i nipoti. Abbiamo lo stesso scatto di lancette, gli stessi minuti, abbiamo lo stesso frangente in cui poter agire, costruire, piangere e morire. I continenti sono diversi, opposte le lingue, addirittura gli alfabeti. É diverso il pensiero, la concezione della

Tu cosa De...sideri?

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De sidera. É l'etimologia di Desiderio. Suona bene in ogni lingua: latino, italiano, inglese, persino in tedesco. É proprio una profonda parola, è contenitore di altro. É un piccolo grande mezzo nello spazio con le forme di una donna con i fianchi larghi che accoglie. É un cloud intoccabile e inarrivabile in cui conservare il proprio intimo. E lo reciti davanti ad un bicchiere di vino e alle onde che si infrangono mentre dietro di te delle bambine giocano facendo finta di essere due amiche che si incontrano per mangiare un piatto di spaghetti insieme. Sognano. De sidera. Dalle stelle. É lì infatti quello spazio e ci pensi e lo cerchi, puntando lo sguardo verso l'alto o verso l'infinito del mare che non ha confini o verso uno spazio che non ha pareti per andare a riprendere con il solo pensiero quella cosa che hai conservato in quel cassetto. Tu hai un desiderio grande che vorresti esaudire? Da bambini era facile rispondere. Per me si trattava di decidere tr

Parole, parole, parole!

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"Ti amo, Ti odio, Che bello, Che brutto, È troppo salato! Mmm che buon profumo!" Cosa sono? Sono verbalizzazioni di un pensiero che si è formato tramite la raccolta di informazioni dei nostri cinque magnifici sensi. Il semplice saluto ad una persona che si incontra per strada è già frutto di un enorme e complesso processo che coinvolge emozioni, neuroni, mente e culmina con un "Ciao!" Un lemma è già un risultato di un' operazione complessa ed è a sua volta promotore di un ulteriore procedimento che scatenerà una risposta: azione-reazione. "Basta che funzioni" . Reg. Woody Allen. Att. Evan Rachel Wood, Henry Cavill, Larry David, Patricia Clarkson, Kristen Johnston, Ed Begley jr., Michael McKean, Yolonda Ross, John Gallagher Jr., Lyle Kanouse, Willa Cuthrell-Tuttleman. Medusa Film, 2009. Comunicazione. Relazione. Concatenazione. Sono solo parole. Sono anche parole. Sono pompe che muovono la macchina umana verso un determinato obi

E fuori è...bianco!

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Che poi è incredibile. I bambini fuori giocano felici con la neve, i grandi li guardano con invidia e li aiutano a costruire un pupazzo che abbia una simil forma comica. Le donne guardano le vetrine degli abiti bianchi con ammirazione, incanto e stupore. La panna morbida e gonfia ti spinge ad avvicinarti e a toccarla con un dito proprio come le nuvole quando sei in volo e apri il finestrino accostando la punta del naso a quella purezza. Le pareti di una casa che trasmettono ordine e serenità e fanno risaltare i colori degli arredamenti e i sorrisi delle persone. Il bianco accogliente di un maglione invernale morbido, a collo alto, che ti abbraccia come un orsacchiotto polare che ricorda il cashmere di Cucinelli. Il bianco della barba del nonno, di Babbo Natale, delle anziane signore sedute sull'uscio nei paesini che aspettano il tempo che passa e che sanno di saggezza, di quella cosa che si guadagna solo quando arriva la chioma chiara, pura, bianca. Le parrucche dell

Sono solo 10 minuti. I tuoi.

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La quotidianità stanca.  È un tran tran continuo che ti avvolge nel loop di domande esistenziali tipo "dove sto andando? cosa sto facendo? sarà giusta questa direzione?". Sai che non esiste qualcuno che possa darti conferma, che non esiste qualcosa che viene da te a parlarti e a dirti "ciao, io sono la tua strada e ti do conferma che mi stai calpestando per bene!". Non accadrà mai, in nessun luogo o tempo...se non per Will Smith in Collateral Beauty (film stupendo che vi consiglio assolutamente di vedere!), che ha la fortuna di incontrare il pungente Amore, la quieta Morte e il beffardo Tempo. No, non accadrà.  Eppure si sta sempre alla ricerca di qualcosa, si corre verso una meta e appena la si raggiunge già all'orizzonte ce n'è un'altra pronta per essere desiderata con ogni parte del proprio corpo.  Si chiama Routine. Sembra una corsa sul tapis roullant davanti ad un orizzonte che si fa sempre più vicino e che cerchi di acchiappare con

Ti butti o non ti butti?

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Avete presente quando siete in vacanza al mare e siete in costume e qualcuno vi invoglia a fare il bagno e voi un pò infreddoliti, un pò imbronciati, un pò indecisi vi avvicinate e accostate la punta del piede allo specchio d'acqua per sentire la temperatura e dare spazio al cervello di fare le sue valutazioni? Ecco. Quella sensazione che vi prende e che è esattamente quella che vi farà decidere, che vi permetterà di muovere la macchina del corpo esattamente come volete, come desiderate, come preferite. Avete appena guadagnato una giustificazione concreta, determinata e razionalmente calcolata per muovervi esattamente in quel modo. L'acqua è fredda. Potete tornare al vostro posto, nel vostro angolino di protezione, in cui nessuno può dirvi alcunché perché l'acqua è fredda e nessuno fa il bagno se l'acqua è fredda. Da quel posto il mondo ha un colore controllabile, categorizzabile, inquadrabile.  É un ottimo posto di comando in cui non ti vede nessuno, ma

A merenda con gusto

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Cari amici,  è iniziato il mese di Gennaio e come da tradizione porta via le feste, seppur non trascini con sé anche le conseguenze dei succulenti piatti delle nonne! È stato bello mangiare pietanze corpose in quantità indicibili e adesso ne paghiamo i contraccolpi! Proprio per questo in un pomeriggio freddo in cui il miglior rimedio alla cupidigia sarebbe stata una cioccolata calda con panna e meringhe, ho aperto l'armadio dispense sognando il paese dei balocchi e sono stata scaraventata nel triste mondo del post feste.  Per non perdermi d'animo, mentre sognavo di essere un elfo della fabbrica del cioccolato o una stupenda e magrissima attrice di chocolat , ho ben deciso di tentare di preparare qualcosa di buono e - quanto meno in parte! - sano . Per qualche minuto ho anche pensato di essere una partecipante all'ultima edizione di Masterchef alle prese con il ticchettio del timer che scandiva i secondi in cui poter fare una veloce spesa, per cui partendo da c

On trip!

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Ciao amici! Stamane mentre ero ancora a letto speravo sinceramente di aprire gli occhi e ritrovarmi in un'altra nazione! Ripensavo proprio all''ultimo viaggio che ho fatto: è stato veramente bello e voglio raccontarvelo, chissà che non stiate pensando di fuggire qualche giorno verso nuovi lidi!!! Io mi sono rifugiata qualche giorno ad Amsterdam , città magica in cui puoi veramente essere chi desideri essere.  Sono partita in compagnia di un amico e insieme abbiamo scoperto le bellezze della città! In due giorni l'abbiamo visitata in lungo e in largo e, prenotando l'albergo con Booking , abbiamo ricevuto una super offerta: visita gratis a molti punti di interesse!  Quale incentivo migliore per vivere pienamente la vacanza?! In un sol giorno abbiamo visitato il Rijksmuseum  e le bellezze che offre tra cui Rembrant, Vermeer, Van Gogh...! Il Van Gogh Museum , anch'esso molto bello, seppur a parer mio meno stupefacente.   Bellissimo anche il giro