Che differenza c'è tra il gatto e il topo?

Che differenza c'è tra il gatto e il topo?

Si dice che il gatto mangi il topo e che il topo sia mangiato dal gatto.
Si dice che i ruoli siano ben definiti.
Si dice così.

Eppure non può finire così.
Non può trattarsi solo del mangiatore e del mangiato, del cacciatore e del cacciato, del vincitore ed del vinto.
Il gatto e il topo sono due protagonisti, concatenati, che si definiscono dentro il loro specifico rapporto. 
L'uno diventa protagonista solo se lo è anche l'altro, altrimenti nessuno inseguirebbe alcuno e nessuno scapperebbe da alcuno.

Si dice che "cu è figlio di gatto, piglia surci".
Si dice così.

É veramente così? I figli di gatti sono immancabilmente, assolutamente e unicamente gatti? 
E se fossero topi? Sarebbe merito o demerito?!

In fondo il gatto è sveglio, scaltro, analitico.
No, di certo non è come un topo!
Il topo è ingenuo, lento nei ragionamenti, reattivo. 
Di certo non è come il topo, eterno secondo, bruttino e con una nomea poco rosea.


Eppure i topi hanno una visuale più sensibile, perché guardano il mondo dal gradino più basso che esista, osservano, non disturbano. 
I topi non attaccano, vivono.
Forse sono solo grandi sognatori sensibili alla più piccola mossa del terreno e al più bucherellato formaggio, ma hanno zampe per correre, un colore camaleontico e chiari obiettivi di vita.

Certo non sono gatti, eleganti in ogni mossa, con il musetto all'insù, e un fare velenoso come una donna a cui si chiede di dividere il conto al primo appuntamento.
Non sono gatti che furbescamente si avvicinano, fanno le fusa, si fanno voler bene perché hanno fame e imparano la miglior strada per ottenere il bottino.

No, non sono gatti.



I topi non progettano guerre, non scrutano per attaccare dal lato migliore, non puntano la preda.
I topi sono silenziosi e pieni di paure, corrono verso una meta che pensano possa essere rifugio per un pin stop di respiro.
I topi sono soli, rischiano la vita in autonomia e già negli anni 80 avevano capito che scappare fosse la via più veloce per risolvere i problemi.

Dal gatto non è scontato che nascano gatti. 
Potrebbero nascere topi e non essere inferiori ai genitori.
Potrebbero nascere sensibili, umili e piccoli topolini che si scontreranno con una realtà fatta di gatti, di topi, di gatti travestiti da topi e di topi travestiti da gatti e si faranno male, e dovranno curare le  ferite di guerra e si fideranno e soffriranno, eppure sono certa sapranno farsi amare e farsi accogliere e sapranno essere dono per il mondo.

Che differenza c'è tra il gatto e il topo?
Ce ne sono tante, troppe.
Eppure forse, in fondo, vedere il mondo da qua giù non è poi così male.



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