A chi appartieni?

Ad - pertinere, che si risolve nella particella per e tenere.
"Dicesi propriamente di cosa che fa capo e riferisce ad altra principale, d'onde il significato di Essere una cosa proprietà legittima di alcuno, sia che questi la possegga o no."


Mi colpisce sempre questa parola per l'esplosione di significato che mantiene in sé.
Qui in Sicilia, mia terra di nascita, quando due amici parlano di qualcuno e devono definirne l'identità e la provenienza genealogica, si chiedono "a chi appartenga".
Il siciliano è un dialetto deduttivo, colto e pieno di fatti. In Sicilia si parla per figure retoriche, si sostantivizzano le azioni, si disegnano con il carboncino le scelte.
Ecco, questa espressione mi ha sempre colpito perché dice di qualcosa che viene considerato normale e primordiale, viene inteso come nucleare, facente capo cioè all'unità, alla nascita.
Si appartiene già prima di nascere, si appartiene durante la vita e così alla morte.

L'appartenenza è una costante. 

Due innamorati seppur vicini cercano la mano dell'altro. Perché? Per sentire l'appartenenza.
A 14 anni si sogna a voce alta, recitando il nome del figlio che vorresti con il cognome del fidanzato per sentirne il suono, si cerca l'appartenenza.
Due persone si conoscono e si impegnano a scoprire nell'altro una somiglianza o consonanza di interessi o modi di pensare perché si cerca nell'altro un pezzo che ti appartiene, una parte di te. Sia esso amore o amicizia.
Penso stia proprio nel D.N.A., penso ne faccia intrinsecamente parte ed anche la persona più workaholic del mondo che non vuole dipendere dai sentimenti perché non ha tempo, perché ha troppo lavoro da fare, beh, appartiene proprio a quello.

Raffaello Sanzio, La deposizione, particolare delle mani.
Chiunque tu sia, o sia diventato nel tempo hai dentro di te la tendenza ad appartenere, una tendenza che si fa silenziosamente spazio nel tuo mondo fatto di fatti e non di astratte e astruse emozioni.
Eppure quando citi il cognome di tuo marito o di tuo padre, quando senti la stretta di mano di chi ti sta vicino o ancora quando ti senti capito con uno sguardo e aiutato senza necessità di chiederlo e quando dici con petto tronfio il nome della azienda per cui lavori come se l'avessi creata e costruita tu, beh proprio in quel momento, appartieni. 
Sei felice, sei uno dentro qualcosa di più grande, sei uno dentro un'unione di vittoria. 
Sei uno e più di uno nella tua unicità.

Pensavo che l'autonomia e l'indipendenza fossero la chiave del successo nella vita e della vita.
Eppure mi sono resa conto guardando la vita che intanto accade, che la nascita insegna altro e considerando questo "altro" importante l'ho verificato.
Io appartengo. Alla mia terra, alla mia famiglia, al mio uomo, al mio lavoro.
Sono un Io pensante autonomo che fieramente appartiene.

Ad - pertinereEssere una cosa proprietà legittima di alcuno, sia che questi la possegga o no.





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